L’origine storica dello sbandieramento, è da ricercarsi nelle esercitazioni alle quali gli alfieri degli antichi eserciti si sottoponevano, con il loro vessillo, anche per mantenere il fisico in perfetta efficienza. Lo sbandieramento si effettuava in occasioni di particolari festeggiamenti, ed allora, il gioioso volteggiare policromo dei drappi, dava un tono più spettacolare alla festa.
Tutte le evoluzioni che attualmente eseguono i Bandierai degli Uffizi con le loro insegne, non sono frutto di fantasia personale o dovuti all’improvvisazione del momento, bensì il risultato di un preciso ed impegnativo allenamento effettuato nell’assoluto rispetto delle antiche figurazioni basilari della tradizione.
L’Alfiere possiede un movimento sciolto ed elastico, acquisito mediante l’assidua preparazione atletica, per mezzo del quale esegue le più svariate evoluzioni ed i più impegnativi lanci con stile ed eleganza.
La Velata, il Molinello, il Salto del Fiocco, lo Scambio diritto ed incrociato, il Rovescio, il Passaggio sottogamba ed intorno al collo ed alla vita, l’Onda sono le tipiche figurazioni tradizionali di base che ricorrono sempre negli esercizi dei Bandierai.
Inizialmente, ogni bandiera riportava l’insegna di una delle 16 principali Magistrature esistenti nella Repubblica Fiorentina del XVI° secolo; dal 2002 si è passati a quello che è l’attuale aspetto dei vessilli, suddivisi in due tipologie ognuna raffigurante 8 delle 16 Magistrature originali.